FISCALE – Come deve essere compilato il Quadro RW

FISCALE – Come deve essere compilato il Quadro RW

Il quadrofiscale quadro RW come si compila RW è stato istituito dall’Agenzia delle Entrate sia per monitorare le attività possedute all’estero dai cittadini fiscalmente residenti in Italia che per quantificare e far versare, ove sussistano i requisiti previsti dalla norma, due imposte patrimoniali: l’IVIE, Imposta sul Valore degli Immobili all’Estero, e l’Imposta sul valore dei prodotti finanziari dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero detta IVAFE.

I soggetti obbligati al monitoraggio fiscale sono quindi le persone fisiche, gli enti non commerciali, le società semplici e i soggetti equiparati residenti in Italia, oltre alle persone fisiche titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo.
Il quadro RW deve essere compilato, quindi, dai soli contribuenti che possiedono investimenti all’estero e svolgono attività estere di tipo finanziario, sia a titolo di proprietà, sia a titolo di ogni altro diritto reale.

Già con il provvedimento del 2013 l’Agenzia delle Entrate determinava il principio generale da utilizzare per determinare il corrispettivo valore in euro degli investimenti e delle attività indicati nel quadro RW della dichiarazione dei redditi.

Con la recente Risoluzione 77/E, scaturita dalla richiesta di un contribuente, l’Agenzia ha confermato che il corrispettivo in euro degli investimenti e delle attività finanziarie esposte in valuta deve essere conteggiato riferendosi alla data del costo di acquisto, oppure a quella che ha determinato il valore di mercato delle stesse attività.

Nel caso della scelta del primo criterio, si applicherà il cambio medio del mese a cui si riferisce la data di acquisto come indicato nell’atto di accertamento dei tassi di cambio. Pertanto in questo non sarà necessario aggiornare il valore indicato nella dichiarazione.

Nei casi in cui si scelga il valore di mercato, deducibile alla fine dell’anno o del periodo di possesso, si applicherà il cambio medio del mese in cui si verifica questo periodo indicato nel medesimo provvedimento di accertamento dei tassi di cambio. In tale caso, a differenza del precedente, sarà indispensabile aggiornare ogni anno il valore indicato nella dichiarazione.