LEGALE – Schiacciato dalle porte della metro: chi ne risponde?

LEGALE – Schiacciato dalle porte della metro: chi ne risponde?

schiacciato dalle porte della metropolitana: chi ne risponde?

L’azienda che gestisce il trasporto pubblico oppure il passeggero schiacciato tra le porte della metro, che non si sono bloccate in automatico? La risposta la dà la Cassazione, con sentenza n. 249 del 10 gennaio 2017, stabilendo che il viaggiatore che ha subito il danno deve essere risarcito, a meno che la ditta trasporti dimostri di aver adottato tutte le misure idonee per evitare il danno. Poco importa se il passeggero si è comportato con imprudenza.

 

Il fatto: una passeggera in metro si accorge all’ultimo momento dell’arrivo a destinazione e con un balzo si affretta a uscire dal vagone della metropolitana, nonostante le porte si stiano chiudendo e i segnalatori acustici annuncino di lasciar chiudere le porte.

 

Mentre sta per uscire, le porte le si chiudono contro, lussandole la spalla. Dopo questo episodio, la passeggera chiede alla compagnia di trasporti di Milano il risarcimento danni e la sua richiesta, che sia in primo che in secondo grado veniva addebitata alla condotta disattenta della passeggera, alla fine è accolta dalla Cassazione. Nonostante l’episodio sia imputabile alla sua distrazione, le porte della metropolitana devono essere dotate di dispositivi antischiacciamento che si bloccano in presenza di una persona e anche il macchinista prima di far ripartire il treno doveva verificare che le porte fossero tutte chiuse.

 

La ditta di trasporti deve infatti garantire la sicurezza dei passeggeri, prevedendo anche eventuali comportamenti distratti e imprudenti.